La giornata dell'acqua
L'oro blu è un bene inestimabile che non va
sprecato, ma protetto. L'ONU lancia l'ennesimo
e inascoltato grido d'allarme.
Fonte: Water year 2003
Più di un miliardo di persone, più o
meno un sesto della popolazione mondiale, non ha accesso ad acqua sicura e 2
miliardi e 400 milioni non dispongono di impianti igienici adeguati. Ogni giorno
circa 6.000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata, come se 20
jumbo jet si schiantassero al suolo. Lo sciacquone del wc in un paese
occidentale impiega una quantità d'acqua uguale a quella che, nel terzo mondo,
una persona impiega per lavare, bere e cucinare nell'arco di un intero
giorno.
La crisi dell'Ham Spirit divisi tra qualità e
quantità
DENUNCIAMO UNA GRAVE AZIONE
LOBBYSTICO-ECONOMICA
VOGLIONO STRAVOLGERE IL SERVIZIO
DI RADIOAMATORE
Inghilterra: 10 ore
di studio
e si ottiene la patente e la
licenza per operare
Anche in Italia per "far cassa" si
vorrebbero fare le stesse cose
Si parla (a volte senza averla letta) della proposta per una
nuova classe di licenza, una sorta di "ingresso" all'attivita' amatoriale a
similitudine di quanto avviene in Inghilterra dall'anno scorso. Ho letto questa
proposta e vorrei commentarla.
Diminuzione del numero degli OM: Lo
scopo dichiarato e' quello di frenare la (secondo alcuni) emorragia di OM
attivi, incentivando le nuove leve. Il "nemico" identificato e' sempre lo
stesso: cellulari e internet. Ma si rendono conto questi signori che lo
scopo della nostra attivita' NON E' di semplice comunicazione e quindi non
patisce "concorrenze"? Fra l'altro, se fosse veramente una questione di
concorrenza sul mezzo piu' performante per comunicare, la nostra sarebbe una
battaglia persa in partenza.
E' dura da digerire, ma i Radioamatori SONO POCHI, sono
sempre stati pochi e sempre pochi saranno Il numero si e' gonfiato a
partire dagli anni '70 (allora c'era la diffusione dei ripetitori e del packet,
oggi le tecniche ... via filo che permettono di usare una radio per "l'ultimo
miglio" di un collegamento che in realta' e' via Rete) ma era appunto
"gonfiato": chi e' stato illuso di essere Radioamatore perche' parlava su un
ponte o faceva download dal packet se ne sta andando o se ne e' andato da
tempo.
Chiediamoci chi e' rimasto: esattamente quelli di prima, sia
pure con un rinnovo generazionale chi fa radio con puro Ham Spirit e' oggi un
numero di persone piu' o meno pari a quelli che lo facevano trenta anni fa, gli
altri, i candidati al "vendo tutto per cessata attivita", passano e passeranno
senza lasciar traccia, per fortuna.
La proposta: Conosco da tempo la
normativa inglese, facile da reperire in Rete (anche se il noto presidente di
una nota associazione scrive che "le caratteristiche di tale licenza non ci sono
ancora note", forse si sono dimenticati di avvertirlo personalmente, e in
italiano, poverino) e ne ho tratto una impressione di serieta', qualcosa di
simile all'organizzazione delle licenze in USA che consentono al
principiante di operare anche in HF dignitosamente.
Leggendo accuratamente la proposta italiana ci sono un paio
di cose che mi fanno rabbrividire:
Materia d'esame: si richiede
esclusivamente la conoscenza della normativa: nulla su come e perche' funziona
un radio. E' l'esaltazione dell'OM come utente: non conta piu' il
mezzo, conta il fine. Usare una radio e' schiacciare bottoni senza sapere cosa
c'e' dietro, cosa significa usare quel particolare comando, quello che conta e'
chiacchierare.
Regole generali. Fra altre
"perle" si legge: " Le apparecchiature ricetrasmittenti utilizzabili sono
esclusivamente quelle in commercio". Qui non servono parole: arrivare a
PROIBIRE l'autocostruzione e' la fine dell'attivita' radioamatoriale.
A mio parere questo e' il risultato dell'azione lobbystica
combinata di bottegai in crisi di fatturato e di club in crisi di
iscrizioni, in fondo hanno lo stesso scopo: queste licenze che sarebbe piu'
giusto chiamare "licenza d'acquisto" si traducono in tanti apparati, tante
antenne, tante quote sociali. Poi la maggior parte abbandoneranno, magari per
l'ultimo modello di telefono, ma non ci sara' da preoccuparsi perche' e'
aperta la strada per avere un continuo ricambio quindi altri apparati,
altre quote ... Se questa assurdita' arriva in porto vedremo nuovamente le
file degli OM rimpolparsi con gente del genere di quella il cui abbandono ha
determinato "la crisi": chiacchieratori e schiacciabottoni interessati
esclusivamente al FINE e non al MEZZO. Ma che
spendono.
Vergogna, vergogna per chi l'ha proposta, vergogna per
chi la sostiene, vergogna per chi non si ribella.
Si puo' fare
qualcosa? Le posizioni sono ben delineate: ha aperto le ostilita' una nota
rivista del settore (che dipende necessariamente dai suoi inserzionisti), si e'
accodata l'associazione con la sua voce (teoricamente) piu' influente, il
presidente di una grande sezione si e' fatto promotore della bozza di proposta e
ha impegnato il suo CR a presentarla ufficialmente in assemblea, l'altra Rivista
importante plaude. Ormai la cosa procede e sono convinto che entro poco
tempo la proposta iniziera' il suo iter ministeriale e, potenza di certi
"argomenti", non ci mettera' trenta anni per diventare effettiva come il nostro
sospirato regolamento ma molto, molto, MOLTO meno.
Quello che secondo me deve fare chi non vuole subire e' usare
il potentissimo mezzo che abbiamo: la Rete. Ci si puo' far sentire
fragorosamente da tutti gli interessati, si puo' diffondere la notizia, si puo'
informare chi sa poco o non sa, poi ciascuno decidera' con la sua testa e se
nonostante tutto la proposta passa in questi termini vorra' dire che come
categoria ce lo siamo meritato.
E pensare che basterebbe poco per rendere la proposta
accettabile, basterebbe aggiungere due cose per renderla VERAMENTE
formativa: 1) Oltre che per VHF e UHF la licenza vale anche per precise
porzioni di banda in HF (in quaranta, in dieci, magari anche in venti metri) ma
solo per QSO in CW. 2) la sua durata e' limitata a sei mesi/un anno, poi
decade e non e' rinnovabile se non sostenendo esami regolari. Sarebbe
molto semplice, ma bottegai o club ormai alla canna del gas
accetterebbero?
E' un problema mondiale: il numero dei radioamatori è
in costante calo. Dopo il "boom" degli anni 70 - 80 che vide, anche in
virtù della Patente Speciale per gli IW, un aumento notevole degli OM, oggi le
cose sono completamente cambiate. Ci sono sessioni di esami rinviate per lo
scarso numero di candidati, e anche l'interesse dei giovani verso la radio
è calato. Le riviste di elettronica, sempre più in crisi di
lettori, imputano il fenomeno all'avvento dei telefonini, che a nostro
avviso, può aver influito solo su una piccola parte di quei radioamatori
che usavano la radio per scopi "casalinghi", ma non è certamente la causa
principale del fenomeno. L'informatica, l'uso delle tecniche digitali nelle
foto, nei film, nella musica e una serie nuova di hobby, sempre nel
campo dell'elettronica e della comunicazione, hanno indubbiamente distolto dalla
radio molti giovani Tutti gli indicatori confermano il fenomeno. Oltre ad
un considerevole calo dei candidati agli esami, vi è di fatto un blocco del
"turn-over" tra vecchie e nuove leve. Le associazioni denunciano vistosi cali di
iscritti non sempre dovuti solo a ragioni politiche interne. Anche il numero dei
lettori delle riviste di elettronica é in calo, come sono in calo gli
acquisti di materiale radioelettrico, I piccoli annunci per la vendita
dell'usato stanno vivendo un aumento tumultuoso a dimostrare che molti
abbandonano definitivamente la radio. Il numero delle mostre per radioamatori è
aumentato a dismisura a testimonianza del fatto che molti commercianti e
importatori sperano di vendere la loro merce di magazzino in queste occasioni
fieristiche. Molti negozi sono in crisi e diversi hanno chiuso i battenti, o si
sono trasformati. Poiché evidentemente chi guadagna sui radioamatori è un
sostenitore della quantità, si sta cercando di correre ai ripari da questa vera
e propria catastrofe, con proposte, che se attuate non risolveranno certamente
il problema, ma a nostro avviso potranno essere la causa del definitivo tramonto
del Servizio di Radioamatore. La R.S.G.B. che sarebbe l'ARI inglese, ha
chiesto e ottenuto quella che viene definita "Fundation Licenze" o M3. Si
tratta di una specie di licenza NOVICE di ingresso all'attività
radiantistica, per molti versi superiore, come diritti dei
singoli, a quella degli IW italiani, in quanto permette l'accesso a quasi
tutte le bande di frequenza. La preparazione si può fare durante un
weekend, circa 10 ore di studio!. Conseguentemente gli esami sono una farsa e
non esiste esame di CW, ma solo una dichiarazione di averlo studiato (!).
L'accesso viene concesso agli undicenni !!! I risultati in Inghilterra
sarebbero discreti con un aumento, a quento si dice, di qualche migliaio di
"Fundation", o radioamatori di base. Ci sembra che una cosa appaia evidente:
la diversità di interessi tra chi guadagna sui radioamatori e il Servizio di
Radioamatore in quanto tale, cioè tutti coloro che esercitano questa passione
con serietà e sacrificio. Questo perché togliendo tutte le difficoltà al
conseguimenti della patente, non andremo certamente a premiare la qualità e
saremo i fautori, per motivi economici, della quantitià, attraverso la
quale ci sono buone probabilità che entri di tutto. Non vogliamo affermare il
fatidico "pochi ma buoni". o fare dell'allarmismo, ma stiamo attenti che in
cambio di un pugno di Euro, non finiamo per distruggere la serietà e l'impegno
di tanti anni di lavoro e di notti insonni! La nostra qualifica migliore sta nel
nostro impegno quotidiano per la radio, nel nostro glorioso passato, nella
sperimentazione a cominciare da Marconi che fu il primo radioamatore della
storia, nella protezione civile, buttare tutto, buttare il bambino con l'acqua
calda, in cambio di qualche migliaio di nuovi iscritti, di un certo numero di
novelli radioamatori con soldi da spendere, ma con nessuna qualifica e capacità
professionale, ci sembra una strada molto pericolosa, perché se da una parte
acqisiremo nuovi "novices-radioamatori", sulla cui passione per la radio,
non c'é da giurarci, dall'altra finiremo per perderne di più tra quelli che
hanno dato lustro alla categoria, che mal sopporterebbero il caos di neofiti
senza nessuna preparazione, convinti di venire a "colonizzare" secondo i loro
fini, l' Ham Radio, un pò quello che é successo col Packet a causa di
alcuni personaggi. Da sempre, chi ha la vera passione, la vocazione per la
radio, si é sottoposto a studiare per conseguire la patente, abolire anche
questo piccolo impegno vuol dire squalificare completamente il Servizio di
Radioamatore!
Poiché girano tante voci, sarebbe opportuno che le
Associazioni prendessero ufficialmente le distanze da coloro che per far soldi
sono disposti a tutto!
Certo che raccontare ai giovani,
della attuale generazione, cosa é stata la radio per i primi radioamatori,
non é cosa semplice. L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il
pionierismo e raccontando oggi. o leggendo i passi di questa fatica..
letteraria, (si fa per dire!) si rischia di non essere creduti o si può
passare per millantatori !! Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a
riassumere il contesto , altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo
prolisso. Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per
rendere più interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del
Ministero e la relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che
oggi si ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle
decametriche. Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei
pionieri radioamatori di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al
radioamatorismo in Italia. Si é dato significato alla realizzazione di
Radio Ferrara (che nei fatti si sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera
d'Italia", regolarmente autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno
avuto un notevole peso nello sviluppo del paese.
PARENTESI BELLICA
Frequentando la casa dell'amico
Cordiani incontrai una ragazza della mia età e che
abitava nella casa di fronte . Allacciai una
relazione che si concluse con il mio matrimonio il 17
gennaio 1940 . Alla fine di Gennaio fui
chiamato alle armi e , per fortuna , assegnato ad
un reggimento di stanza a Ferrara . A
seguito della dichiarazione di guerra fui inviato , con il mio
reggimento , il 12 Gennaio 1941 in Africa
Settentrionale e partecipai alle varie operazioni in quel
settore . Ero al reparto comando del mio
reggimento e avevo l'incarico della manutenzione e riparazione degli
apparati radio ricetrasmittenti . Un giorno , il 21 settembre 1941
, mi sono recato con la motocicletta di servizio ad una
batteria ( ero in artiglieria) nelle prime linee che
aveva la radio in avaria . Durante la riparazione
iniziò una forte azione nemica di bombardamento e mi riparai dietro allo
scudo di un cannone . Per mia sfortuna cadde
una granata nei pressi e una scheggia colpì il cumulo di
sacchetti di balistite , necessari ad alimentare il cannone . La massa
prese fuoco e fui colpito da una violenta fiammata che mi procurò
ustioni di 1^ e 2^ grado alla gamba destra . Fui
ricoverato all'ospedale militare di Derna e potei raggiungere di nuovo il mio
reparto dopo due mesi . Verso la fine di
dicembre dell'anno 1941 il comando mi mandò con un
automezzo a prelevare il rifornimento settimanale di acqua potabile presso
un impianto di desalinatura dell'acqua marina sulla spiaggia di
Sollum bassa . Per adire all'impianto si doveva scendere
una collina con tornanti stradali molto stretti e
purtroppo il nostro autista , forse perché stavamo usando un mezzo
Francese recuperato nel deserto , che non aveva mai guidato , all'ultima
curva prima della base l'automezzo non riuscì a fare il
tornante e precipitò dalla scarpata . Io ricordo solo
che al primo impatto , contro il fianco della montagna , si aprì lo
sportello di accesso e fui sbalzato fuori dall'abitacolo
. Mi risvegliai in un ospedale
militare a 500 km dal disastro e con mia sorpresa notai
che mi trovavo in compagnia di colleghi tedeschi .
L'ufficiale di servizio poi mi spiegò che avendo perduto la bandoliera con
la pistola , e perso la mostrina sul braccio con i gradi
e non sapendo di che nazionalità fossi , fui avviato ad un ospedale tedesco
. Essendo in stato di incoscienza
rimasi per alcuni giorni senza riprendermi e
appena fui in grado di parlare e raccontando la mia
avventura ,fui trasferito a Tripoli in un ospedale Italiano
. Il mio reparto però non sapeva dove
ero finito e , dopo le ricerche del caso , contattarono la croce
rossa che provvide a dichiararmi "disperso" e ad
inviare una comunicazione alla mia famiglia in Italia con tale
versione . La faccenda fu
chiarita nel giro di una settimana e in Italia tirarono un
sospiro di sollievo .
All'ospedale mi concessero sei mesi di convalescenza , ma non il
rientro in Italia come io speravo . Dal 7 gennaio 1942 fui assegnato
al comando tappa di Tripoli
Non sapendo dove andare e cosa fare cominciai a cercare
conoscenti o amici e dopo una settimana trovai
occupazione e asilo , presso un centro di assistenza ai militari
impiegandomi come operatore cinematografico , in quanto posto
vacante . Il mio
impegno era bisettimanale , per l'attuazione di
proiezioni cinematografiche , e quindi avevo molto tempo libero .
Giravo per Tripoli , facevo fotografie , e cercavo contatti per
ritrovare il mio mondo dei radioamatori . Frequentai un
negozio di apparati radio gestito da un simpatico napoletano , che però
non aveva la mia passione . Questo però mi diede modo di
conoscere l'ambiente e fui presentato alla direzione
dell'EIAR (oggi RAI ) e cominciai a frequentare il gruppo dei
tecnici che gestivano radio Tripoli . Il direttore , dott.
Mori , mi disse che non mi poteva assumere in quanto io ero militare , in zona
operativa, ma che avrei potuto collaborare con il Team
per un buon funzionamento del servizio . Chiaramente senza
stipendio . Questo per me fu una grande opportunità . Cominciai a vivere
l'atmosfera di una vera stazione radiotrasmittente manovrando
i vari ricevitori che permettevano il collegamento con la sede di Roma
e imparando la tecnica Diversità System che si
avvaleva della ricezione del segnale desiderato prelevandolo
da diverse frequenze e con antenne di differente polarizzazione
. Vi erano appunto pannelli di ricevitori con RF diverse che
poi confluivano in una sola bassa frequenza che veniva utilizzata
per la reale trasmissione . La stazione
trasmittente era a Zanzur una quindicina di chilometri da Tripoli e
il centro direzionale con auditorio e apparati era
nei locali della Fiera di Tripoli , che nel periodo bellico non gestiva
più nessuna manifestazione . Iniziai amicizie
che poi anche dopo la guerra ho coltivato e vissuto con lo
spirito del radioamatore . Una persona in particolare mi aiutò
e mi permise di usare la apparecchiature , ed era il capo servizio Enrico Firpo
. Con lui una volta andammo a visitare il centro
trasmittente a Zanzur e ricordo ancora il simpatico autista . Si
chiamava Conti ed era di Bologna .
L'impianto aveva due tralicci per il sostegno dell'antenna filare e
la cosa che più mi colpì visitando i vari armadi del complesso
, lo stadio finale di potenza . Era formato da due enormi
valvole che sembravano due damigiane di vino . Erano infilate
nella loro sede e avevano due maniglie per l'estrazione
dall'alloggiamento per permettere a regolari intervalli la
pulitura dalle incrostazioni calcaree , in quanto raffreddate ad acqua
forzata . Ho partecipato alla vita
sociale del gruppo EIAR di Tripoli per vari mesi vivendo i frequenti
bombardamenti aereonavali e il normale servizio di stazione .
Cercai di convincere l'amico
Firpo a diventare radioamatore . ma senza successo . Però ,
dopo la guerra , ci frequentammo assiduamente e gli regalai una
valvola 807 per convincerlo ad entrare nella nostra famiglia di OM .
Con mia grande soddisfazione diventò un ottimo radioamatore con il
call I1EX e per molti anni ,terminato il suo lavoro di
tecnico RAI,passava alla sua stazione di radioamatore le
ore di svago . Sono certo che tutti i radioamatori di Venezia e di Mestre
, città dove viveva , si ricorderanno con simpatia di lui .
Alla fine di Gennaio 1943 le sorti della
guerra mi costrinsero a scegliere il mio destino . Gli
Inglesi avevano rotto il fronte e stavano arrivando a Tripoli
. Dovevo scegliere se rimanere e darmi prigioniero
oppure seguire i colleghi del centro di assistenza dove dimoravo .
Il 25 Gennaio cercai gli amici dell'EIAR , ma erano già partiti per
la Tunisia , e mi aggregai al gruppo dei militarizzati del centro
che avevano avuta assicurazione di rifugio certo oltre
il confine Libico e verso il vicino stato della Tunisia
. Non avevo documenti che certificassero la mia
condizione militare in quanto anche il comando tappa aveva evacuato
Tripoli . Con due autocarri raggiungemmo la città di Sfax ,
dove nel porto aspettava una nave ospedale Il capo della
missione mi disse che forse avrebbe potuto farmi imbarcare e che con il
gruppo , in attesa sulla spiaggia , attendessi di essere chiamato
. Un ufficiale di marina cominciò a chiamare ,
con nome e cognome , leggendo da un elenco i nomi dei presenti .Ormai si
erano imbarcati sulle scialuppe della nave ospedale quasi tutti , anche il capo
del mio gruppo , e ormai disperavo di essere chiamato . Sentii
chiamare Pellegrini Virgilio più volte senza che nessuno
si presentasse . Presi il coraggio a due mani e alla
quarta chiamata risposi … presente !! .
L'ufficiale mi disse che dovevo porre attenzione e
rispondere subito alla chiamata . Mi scusai e mi misero
al collo una piastrina con il nome .. indicato , il tipo di malattia (
epatite ) e la destinazione Napoli imbarcandomi sulla
scialuppa verso la nave ospedale. Furono
momenti di grande paura anche a bordo perché il nostro
capo missione vedendomi e osservando il cartellino con il
nome mi disse che era quello di un loro dirigente che da
giorni non vedevano . Finalmente la nave salpò per
Napoli : era il giorno 27 Gennaio 1943 La nave fu
fermata a Malta e vennero a bordo gli ufficiali inglesi per il
controllo dell'equipaggio . Fummo pregati di rimanere nelle cabine e non
muoverci . Tutto andò bene , nessuno venne a controllare i
cartellini . Il giorno dopo sbarcammo a Napoli
. Sul porto accompagnato dai vari componenti del centro , con
il direttore in testa , ci salutammo sperando di rivederci un giorno
!!! Rimisi la divisa di artigliere , che avevo nello
zaino , e al comando tappa dichiarai le mie "vere" generalita' , il
reggimento al quale appartenevo e raggiunsi quindi Ferrara , sede del mio
reparto . Non mi presentai subito in caserma e
raggiunsi casa mia per riabbracciare mia moglie , mia figlia e
i genitori . Il 30 Gennaio 1943 ,
previa avviso al comando , rientrai in caserma e fui accolto dalla guardia
schierata perché ero l'unico rimasto del mio reggimento in
quanto , a seguito delle operazioni belliche , tutti i miei
commilitoni erano stati fatti prigionieri . La maggior parte ,
ufficiali e sottufficiali , finirono in India e tornarono a guerra
finita . Fui assegnato ,
come responsabile , all'ufficio assistenza
Arrivò il 25 Luglio 1943 e il nostro reggimento fù comandato
in operazioni di protezione dei centri nevralgici della città per
prevenire disordini . Fui incaricato di presiedere lo
zuccherificio di via Darsena e il complesso dell'acquedotto di piazza XXIV
Maggio . Per fortuna non avvenne nulla di grave e dopo alcuni
giorni rientrammo in sede al comando . Altra
fatidica data -- 8 settembre 1943 -- L'esercito Italiano si
sciolse e seguirono le tragedie che la storia ricorda . In quella
data io ero in licenza e non partecipai direttamente all'evento
. Per timore di rappresaglie mi trasferii , con mia moglie
e la figlia , in un podere agricolo isolato fra i monti di Città di
Castello , dove mio zio amministrava una azienda di proprietà
di un Ferrarese . Per alcuni mesi tutto andò bene .
Rimanevo in contatto con il mondo con una radio a batteria costruita prima
di partire . Ebbi notizia , quindi , della tragedia avvenuta a Ferrara il
giorno 11 Novembre 1943 con l'eccidio di noti professionisti ad opera
delle squadre fasciste . Pensavo di rimanere il più possibile lontano da
tutti , ma purtroppo la morte della sorella di mia moglie , mi costrinse al
rientro a Ferrara . Trovammo rifugio a S:Bartolomeo
in Bosco , presso una famiglia di agricoltori che ci accolsero
cordialmente . La guerra procedeva e io temendo qualche spiata
, mi presentai al distretto militare per evitare noie alla
famiglia. Fui assegnato ad un battaglione del genio
lavoratori e dopo pochi giorni inviato in zona di operazioni a Lunuvio , nei
pressi di Anzio . Il nostro gruppo era formato da cittadini di
Ferrara e province limitrofe . Ogni mattina con circa 20
soldati partivamo a piedi verso il fronte di battaglia , per scavare
trincee protettive . Il 21 Gennaio 1944 noi,
sottufficiali, fummo chiamati al comando del battaglione e il comandante ci
comunicò che ad Anzio era avvenuto uno sbarco di truppe
alleate e che eravamo circondati ed isolati . Ci dichiararono
liberi da ogni vincolo militare e di agire di conseguenza . Al
rientro nel reparto comunicai agli uomini la notizia e i
più giovani cominciarono ad allontanarsi mentre i ragazzi
,che dipendevano direttamente da me, mi chiesero di aiutarli a
ritornare al nord. Scelsi quelli della mia città e
formammo un gruppo di 20 persone circa e ci incamminammo ,seguendo i
binari del treno , verso Roma . Si viaggiava solo di
notte , e raggiunto il comando militare di tappa a Roma , mi presentai al
comandante e chiesi il foglio di via per raggiungere il nostro deposito a
Ferrara . Mi dissero che la ferrovia da Roma a Bologna non funzionava e
allora organizzai il rientro . Acquistammo , da un soldato della Folgore , un
fucile mitragliatore pagandolo con una colletta fra di noi , 1000
lire Ci mettemmo sulla camionabile per
Bologna e fermando con il mitra i vari mezzi civili , inviai a
gruppi i soldati , con appuntamento alla stazione di Bologna .
Fino a Ferrara funzionava la ferrovia e caricai tutti sul treno . Giunti a
Ferrara mi presentai all'ufficiale di servizio , presentando il documento
di rientro al deposito , inquadrai il reparto e ci avviammo alla
sede . Condussi il gruppo alla piazza XXIV
maggio e davanti all'acquedotto fermai i soldati e comandai il
" Rompete le Righe " . E ognuno andò per la sua strada .
Era il mese di Marzo 1944 ed avevo aperto il mio negozio
di Via Mazzini 103 a Ferrara , dove eseguivo riparazioni radio
e assistenza . Alla sera rientravo a S. Bartolomeo dove era la mia
famiglia . Verso la metà del mese si presentarono due
persone con una sportina di paglia , di quelle usate dai contadini per
portare i loro prodotti in città . Uno dei due era un mio conoscente che
abitava a Berra e faceva l'elettricista , mentre l'altro non
lo avevo mai incontrato . Pensai ad un apparato radio da riparare , e alla
richiesta dell'amico Borellini , così si chiamava l'elettricista ,
di ritirarci in un luogo appartato per parlare , pensai a qualcosa
di poco ortodosso . Con circospezione , mettendo un
mio parente all'ingresso del negozio per controllare l'accesso , osservai quanto
mi presentava il Borellini . Con sorpresa vidi che si trattava di un
apparato ricetrasmittente dell'esercito americano . Aperto
il contenitore riscontrai che si era schiacciato il condensatore variabile
della sintonia , rendendone impossibile l'uso . Dissi quindi che la
riparazione era impossibile perché era necessario impiegare un componente
perfettamente uguale e con le stesse caratteristiche tecniche e
meccaniche . Sicuro di avere chiuso il
rapporto pensai che la cosa fosse finita così . Mi sbagliavo ! Il
Borellini mi chiese di scrivere il nome del pezzo , dove era locato e a cosa
serviva . Certo che nessuno poteva dare quanto richiesto lo
descrissi e.. salutai la compagnia . Ma dopo un
paio di settimane riecco di nuovo i due amici . Solita sportina , e in più
la scatoletta con il componente originale , ben imballato e avvolto in
carta oleata. A questo punto smontai il
tutto e ripristinai l'apparato . Chiuso il tutto e provato il
funzionamento con una normale radio ad onda corta consegnai ai
due amici il tutto . Per molto tempo non li
vidi più e non seppi cosa facessero . Poi il giorno 24 di aprile
1945 arrivarono trafelati chiedendomi di aiutarli a collegare la loro base
, perché con l'antenna che avevano , non erano
riusciti Non fidandomi di trasmettere da
casa mia andammo nella abitazione di una signora che ospitava in
casa , segretamente , un altro componente del gruppo , che seppi poi
essere il radiotelegrafista , e cercai di installare sul tetto della casa
una antenna filare accordata sulla frequenza dell'apparato .
Furono fatte varie chiamate e poi finalmente
il comando militare , dal quale essi dipendevano , rispose .
Il collegamento , seppi poi , era servito a bloccare uno stormo di aerei da
bombardamento che erano diretti su Ferrara
– Alla fine della guerra
rincontrai il capo missione . Era di Ferrara , si chiamava Giberti e
faceva parte dei servizi segreti americani e prestava servizio
presso le unità partigiane nelle retrovie
. Anche il mio foglio
matricolare, militare, qui sotto, riporta la mia
collaborazione
Carissimo
Paolo,
per non infastidire troppo coloro che pensano ancora che le mie contestazioni
siano forse frutto della mia fantasia e pertanto del tutto sterili, desidero
inviarti un piccolo scampolo delle 50 pagine scritte in appendice al mio
libro inedito sull'opera di Guglielmo Marconi: pagine di analisi critica delle
centinaia di "Perle storico scientifiche" rilevate nella nostra
letteratura. Eccone un piccolo esempio: I Grandi
nomi del XX secolo, De Agostini, 1974, Collana diretta da Enzo
Biagi(concittadino di Marconi) : " La vera invenzione di Marconi fu
l'applicazione ad un apparecchio già collaudato da altri, e specie dal russo
Popov". Credo che un'affermazione più ingannevole non si
potrebbe formulare e chi ha ricevuto una laurea Honoris Causa dovrebbe
segnalarne la doverosa rettifica : lo imporrebbe del resto una regola che fa
parte dell'etica di chi è iscritto all'albo dei giornalisti
professionisti. Nella medesima Collana, sotto
l'immagine del fisico russo Aleksander Popov si può poi leggere
quest'altra "perla" storico scientifica:
"Marzo 1895 - Applicando l'antenna a un ricevitore a "coherer", Popov riesce a
trasmettere a 250 metri". A tutto il 1895
Popov aveva semplicemente collegato - lo aveva fatto Luigi Galvani 100 anni
prima -l'asta di un parafulmine ad un rivelatore di scariche atmosferiche: il
suo scopo era infatti unicamente quello di registrare le scariche
atmosferiche. Ma se egli, come si legge nella collana di divulgazione
scientifica curata dal dott. Enzo Biagi, con quel rudimentale rivelatore di
fulmini fosse veramente riuscito a trasmettere dei segnali a 250 metri di
distanza, si tratterebbe di un caso di alto interesse scientifico che
meriterebbe di essere meglio analizzato dagli storici della Filosofia della
Scienza.
Nel testo "Cento anni di Radio, Le radici dell'invenzione , Edizioni
Seat, Divisione Stet, Torino 1995: si può leggere quest'altra
"perla": " Si noti che fin dall'inizio dell'ultimo
decennio dell'Ottocento esistevano i principali componenti per la realizzazione
di un sistema di telegrafia senza fili e l'idea generale stessa della telegrafia
senza fili era già stata avanzata. Per questo a nessuno singolarmente può essere
riconosciuto il ruolo di "Inventore della Telegrafia senza Fili".
Voglio risparmiare ai gentili
Lettori altre "perle", non meno ingenerose e infedeli. Finora la
colpa di questo stato di cose è stata attribuita ad un non meglio precisato
malgoverno di impostazione politica di centro sinistra, se così fosse questa
assurda situazione con il "nuovo governo" dovrebbe avere vita breve, sta di
fatto però che l'autore di questo breve scritto da circa un anno l'ha fatto più
volte presente al Titolare delle Comunicazioni senza ottenere il benchè
minimo cenno di risposta.
La nostra letteratura continua così a divulgare, senza il minimo
scrupolo, delle notizie sull'opera di Marconi che oltre a offenderne la
memoria fanno purtroppo poco onore alle Istituzioni del nostro
Paese.
Lodovico Gualandi
Lodovico Gualandi via P. Pasquali,6 40134
-Bologna ITALIA
Caro Paolo, ancora una volta vorrei approfittare del
Radiogiornale per dare una comunicazione ai Radioamatori interessati di un
importante novità nel sito www.cisarmarche.it Questo sito dedicato
interamente al Trasponder Nazionale,è iniziata la realizzazzione delle CARTINE
GEOGRAFICHE DI COPERTURA dei terminali d'ingresso al Trasponder Nazionale. La
prima cartina presentata è quella del M. Campione (Bs) che data la sua vasta
copertura mi è sembrata opportuno iniziare da questa
Queste cartine si devono considerare indicative e la
copertura da postazioni fisse in condizioni normali.Previa info che potranno
arrivare,verranno perfezionate fino al punto che nei dettagli avranno le
indicazioni per le coperture dai mezzi mobili, magari per le strade più
importanti. Questo significa che, più i radioamatori interessati al progetto
potranno inviare info, più le cartine saranno perfette. Mi sembra che potrà
essere un servizio molto utile a radioamatori,e non solo, che già utilizzano il
Trasponder Nazionale. Grazie per l'attenzione e per lo spazio datomi nel
Radiogiornale.
73 Mario I6 WOA
Amici, come da programma
procediamo a piccoli passi,e quando arriva "l'ispirazione", nel completamento
del sito in oggetto e in particolare le cartine geografiche di copertura. Da
oggi è presente la cartina del RU 10 di Serra S.Quirico. Come quella del
Campione si può raggiungre in diversi modi dalla prima pagina tramite il link
all'elenco delle cartine o direttamente dalla pagina del
ripetitore. Diversamente a quella del Campione, sono state inserite nei
dettagli, anche info riguardanti la copertura da mezzo mobile che apparirà
appena la pagina sarà caricata. Ringrazio quanti coloro che hanno dato
consigli e suggerimenti ,vista la cartina del Campione. Resto in attesa anche
in questo caso delle vostre impressioni. Vi ricordo che i vostri suggerimenti
contribuiscono in modo tangibile al raggiungimento di una corretta cartina e
quindi di una corretta informazione,tale da rendere questo servizio per i
Radioamatori "serio".
Si dovrà passare RS(T)seguito da un numero
progressivo a partire dal 001 e dal WW locator completo (Es.: JM49MD)ed il
numero di codice della Sezione d'appartenenza
es.: IS0CAK 59... 59... JM49MD 0903 ( Sezione
ARI Quartu S. E. )
- PUNTI : Per ogni QSO un (1) punto per
chilometro. SONO VALIDI, tutti i QSO con stazioni autorizzate italiane o
straniere - MOLTIPLICATORI: Sono moltiplicatori, tutte le sezioni A.R.I.
identificate dal proprio numero.
es : IS0CAK 59001 JM49MD 0903 ( Sezione ARI
Quartu S. E. )
IS0JMA 59002 JM40IO 0703 ( Sezione ARI Olbia
)
N.B. : Tutti i codici delle sezioni sono
pubblicati su R.R. di aprile 2000.
Sarà cura della stazione che invia il log,
calcolare i punti e i moltiplicatori ottenuti.
Nel caso di non corretto calcolo, o
moltiplicatori errati, il log sarà considerato come "Control Log".
- NOTE :
Le stazioni "portatili" sono da considerarsi
tutte quelle che non operano dalla propria abitazione indicata sulla licenza.
(dovranno rispettare le seguenti condizioni:
alimentazione autonoma (es.: batterie, gruppo
elettrogeno, ecc.); non è consentito l'uso d'antenne già installate presso un
immobile, (container o altro) o l'uso di tralicci permanenti o altre strutture
permanenti o semipermanenti.
Sono naturalmente ammesse roulotte, auto,
tende, camper, ecc.)
Le stazioni che operano da un qth diverso
dalla licenza, pero' con caratteristiche fisse
Il rispetto della finestra DX nel Contest,
non significherà solamente attenersi al regolamento, ma rispettare chiunque
voglia effettuare DX senza partecipare al contest.
- LOG :
I log dovranno essere compilati secondo il
regolamento dei Trofei ARI, dovranno contenere inoltre ben evidenziato il codice
della propria sezione d'appartenenza.
Devono avere minimo 10 qso, il log con meno
qso saranno considerati control log.
Se possibile allegare foto, commenti,
critiche, suggerimenti da pubblicare su RR.
I log compilati secondo lo standard IARU
andranno inviati entro 30 giorni dalla data del contest, farà fede il timbro
postale, a:
Non saranno accettate lettere raccomandate o
tassate. Saranno accettati i log su supporti magnetici compilati con i più
comuni programmi di stazione ,o gestione contest, naturalmente saranno accettati
anche i file inviati via posta elettronica a [email protected] - [email protected] Non saranno accettati log in
formato compresso. I file creati con i programmi di gestione contest dovranno
avere come etichetta il nome della stazione che partecipa, saranno considerati
control log i dischetti non riconoscibili o senza possibilità di risalire alla
stazione.
P.S. Vi prego di controllare la presenza di
virus.
- PENALITA' : Ogni QSO doppio
non segnalato comporterà l'annullamento del QSO, errori oltre il 5% del log
comporteranno una diminuzione del punteggio in percentuale degli errori stessi.
I concorrenti dovranno attenersi al presente regolamento, per quanto non
espressamente previsto, vale il regolamento del Trofeo ARI per l'anno 2002.
Dopo la pubblicazione su R.R. le decisioni del
"Contest Committee" saranno inappellabili.
- PREMI :
Saranno premiati i primi tre partecipanti di
ogni categoria.
- PREMIO SPECIALE :
Saranno premiate le Sezioni A.R.I. del Nord,
Centro e Sud Italia cui saranno moltiplicati i log inviati con i punti fatti. Le
Sezioni sono così divise:
Nord - I1 - IX1 -I2 - I3 - IN3 - IV3
Centro - I4 - I5 - I6 - I0
Sud - I7 - I8 - IT9 - IS0
In totale saranno assegnati tre premi speciali.
Vy 73 de IS0AGY Ampelio Melini
Presidente Sezione ARI Quartu Sant'Elena
IS0FDW Angelo Fadda Presidente del
Comitato Regionale Sardegna
NB. La classifica della sezioni
quest'anno saranno due, una per i
432 Mhz Microwave e una per i 144 Mhz
( gestita da IV3LNQ Luigi )
é suddiviso in 3 aree
tematiche principali: a.. QRP ed autocostruzione suddiviso per
difficoltà e relativi consigli / progetti. b.. SOTA il diploma
italiano con aggiornamenti report e materiale scaricabile per ogni Regione
attiva. c.. G.A.R gruppo alpinisti radiomatori ( è la foto
gallery di tutti Voi che fate radio in Montagna) Ho voluto dedicare questa
mia iniziativa a tutti Voi che mi avete sostenuto ed incoraggiato ad essere un
vero Radiomatore. Alcune pagine QRP sono in via di allestimento ed ulteriori
progetti saranno disponibili a breve.
Per il SOTA ogni contributo
Vostro è benvenuto, se vorrete contattarmi, sarete avvisati delle spedizioni
SOTA QRP che andremo a fare nel 2003, materiale e foto delle attivazioni saranno
pubblicati nei limiti dello spazio web disponibile.
La PZK - Polski Zwiazek
Krotkofalowcow, Unione dei Radioamatori Polacchi, e l'SP DX Club hanno l'onore
di invitare tutti i radioamatori e SWL del mondo a partecipare al contest
SPDX. Data: Il primo fine settimana di aprile di ogni anno, 5 - 6 aprile
2002, dalle 15:00 UTC del sabato fino alle 15:00 UTC della
domenica. Obbiettivo del contest: Fare il maggiore numero possibile di
contatti tra radioamatori polacchi e radioamatori no-polacchi. Da ricordare:
Le stazioni polacche solo possono lavorare altri paesi; le stazioni della
Polonia però possono lavorare altre stazioni polacche. Bande: From 1,8
a 28 MHz, eccetto bande WARC. Modi: CW e SSB. Si può lavorare una stessa
stazione due volte in una banda ma in modi differenti. Non sono validi
contatti in modo incrociato. E' obbligatorio osservare il piano di banda
della IARU durante il contest. Chiamata per il contest: Stazioni straniere:
"CQ SP"; stazioni polacche: "CQ CONTEST" in SSB o "CQ Test" in CW. Scambio:Le
stazioni straniere devono dare durante i collegamenti cinque o sei numeri
consistenti in segnale RS(T, + numero progressivo, per esempio 599001 in CW o
59001 in SSB. Le stazioni polacche durante i collegamenti dovranno rilasciare
due o tre numeri che rappresenteranno l'RS (T) + una lettera dell'abbreviazione
del loro WOJEWODZTWO (provincia), per esempio 599G in CW o 59G in
SSB. Abbreviazioni possibili di province polacche, max. 16 per banda,: B,
C, D, F, G, R, J, K, L, M, O, P, S, O, W, Z. Punteggi:Stazioni straniere: 3
punti per ogni QSO con una stazione polacca. Stazioni polacche: QSO DX: 3
punti; QSO con stazioni degli Stati Uniti: 1 punto; QSO con un'altra stazione
SP: 0 punti. Moltiplicatori:Per le stazioni straniere: Ogni WOJEWODZTWO
(provincia) differente annotata per l'abbreviazione di una lettera vale un
moltiplicatore, contato solo una volta per banda. Il massimo di moltiplicatori è
16 province x 6 bande. Per le stazioni polacche: Paese DXCC, solamente una
volta per banda. Punteggio finale: Somma dei punti dei QSO in tutte le bande
moltiplicato per la somma di province di tutte le bande, o di una banda nelle
categorie monobanda. Categorie:SO AB Mixed Mode (Modo misto),SO SB Mixed Mode
(Modo misto),MO AB Mixed Mode (Modo misto),SO AB SSB,SO SB SSB,SWL's Mixed Mode
(Modo misto),SO AB CW,SO SB CW. Nota 1: L'uso di reti DX o DX Cluster
riclassificherà Multi alla categoria Operatore. Nota 2: Le stazioni di club,
MO MB, dovranno notificare tutti gli operatori. Stazioni SWL: GLI SWL
stranieri dovranno copiare l'indicativo della stazione polacca ed il suo scambio
e l'indicativo della stazione straniera. GLI SWL polacchi dovranno copiare
l'indicativo della stazione straniera ed il loro scambio e l'indicativo della
stazione polacca. N.B.: La stessa stazione polacca o la stazione straniera da
sola, può essere ascoltata una volta nella stessa banda/modo. Risultati: Si
effettueranno classifiche sui risultati ottenuti, in modo separato per ogni
paese e per ogni categoria in ogni paese. Diplomi: Ai campioni in ogni
categoria. Il numero dei diplomi in ogni categoria è a descrizione del
Comitato del contest. I campioni stranieri possono anche ricevere targhe
speciali offerte da radioamatori polacchi. Estratti log:gli estratti log
dovranno contenere la data, ora in UTC, indicativo del corrispondente, scambi,
moltiplicatori e punti. Il foglio riassuntivo dovrà contenere tutte le
informazioni su punteggiatura: categoria, nome e coordinate del concorrente, ed
una dichiarazione firmata che tutte le regole del concorso e la legislazione dei
radioamatori del paese del concorrente sono state rispettate. Gli estratti
log dovranno essere comprovati per contatti duplicati. Dovrete aggiungere un
estratto log per accertamento di moltiplicatori. Gli estratti log possono
essere inviati su dischetto, in formato MS-DOS ASCII. Il termine ultimo per
inviare gli estratti log è il 30 aprile 2003. Inviare gli estratti log alla
seguente direzione: Polski ZwiÄ?zek KrAltkofalowcAlw, SPDX
Contest Committee, P. O. Box 320, 00-950
WARSZAWA, POLAND Gli estratti log, possono essere anche
inviati per posta elettronica, formato ASCII, a:
[email protected] Si prega l'uso
della posta elettronica o del dischetto se è possibile. Squalifica: La
violazione delle regole del contest o l'eccesso di un 3 percento della
punteggiatura per contatti scorretti o duplicati sono causa sufficiente per la
squalifica. Le decisioni del Comitato del contest del SPDX sono finali ed
inappellabili.
Map of Poland with the borders
of provinces: B = Lubuskie C = Lodzkie D = Dolnoslaskie F =
Pomorskie G = Slaskie J = Warminsko-Mazurskie K = Podkarpackie L =
Lubelskie M = Malopolskie O = Podlaskie P = Kujawsko-Pomorskie R =
Mazowieckie S = Swietokrzyskie U = Opolskie W = Wielkopolskie Z =
Zachodniopomorskie Per altre info, fare riferimento a questo sito, ove
troverete le notizie ed altro in lingua spagnola:
Wireless HAM Collegarsi in TCP/IP via radio a
22MBit
Da qualche mese e'
attiva nel sud Sardegna nella zona di Cagliari una rete wireless a 22Mbit sui
2.4GHz dei radioamatori. La nuova rete innovativa, costituita da 4 host e
diversi access point montati nei punti strategici della citta' , consente di
effettuare collegamenti fra radioamatori a 22Mbit. Grazie a questa notevole
velocita' e' possibile effettuare trasferimenti con velocita' fino a 800Kbytes
con notevole traffico in rete. Grazie ai nuovi firmware degli apparecchi e'
possibile pure arrivare a 44Mbit, ma e' necessario effettuare dei link con
segnali decisamente piu' forti. Sono ovviamente possibili tutti i servizi
TCP, http, ftp, chat, VOIP con eqso o echolink, smtp, dns, pop, telnet senza
limitazioni. Grazie anche all'interessamento di molti colleghi OM della zona
appassionatisi alla cosa siamo riusciti ad attivarci con un discreto numero di
client. Vorrei citare gli OM che partecipano alla sperimentazione oltre al
sottoscritto, IS0XDA, IS0MYN, IS0CLA (appassionatasi solo di recente alla cosa),
IW0UP, IS0ISJ, IS0SEL. Altri colleghi sono in contatto con il nostro gruppo
di sperimentazione, I1HJP, IK2XYP da los Angeles ed altri radioamatori
americani, con cui si scambiano messaggi ed impressioni, che seguono da vicino
le nostre prove. Notevoli le autocostruzioni sulle antenne e sugli
illuminatori, c'e' veramente da fare e provare sul campo. Molte le antenne
autocostruite, illuminatori, doppie-quad, a barattolo ed altre. Sappiamo che
in zona 3 e 6 si stanno effettuando questo tipo di sperimentazioni, sarebbero
gradite impressioni e scambi di idee su questa nuova sperimentazione. Appena
possibile metteremo a disposizione le nostre prove ed i risultati in un
sito. Per eventuali informazioni, potete mettervi in contatto con il
sottoscritto IS0GRB al seguente indirizzo:
Caro Paolo, ho avuto dalla mia Associazione
ANGET di Como di cui sono Socio, il documento qui sotto riprodotto. Cordiali 73
da Umberto I2MS.
Associazione Nazionale
Genieri e
Trasmettitori
Delegato Regionale
Lombardia
Milano 27 gennaio 2003
Ai Presidenti di sezione ANGET della Lombardia,
Loro sedi.
Dopo il nulla osta dell'Autorità
Militare e le necessarie richieste al Ministero delle Comunicazioni, il 1° rgt.
Trasmissioni ha ottenuto la licenza di 3a classe per impiantare ed esercire una
stazione radio Radioamatoriale, ottenendo il nominativo IZ2 MIL.
L'importante risultato è stato frutto della
collaborazione fra il personale militare ed alcuni iscritti della sezione ANGET
di Milano.
La stazione radio, installata nella Caserma S.
Barbara, in Milano, sede del reggimento, avrà operatori militari e operatori
dell'ANGET con regolare licenza di radioamatore. Si tratta del primo caso di
stazione radio militare in cui possono accedere operatori civili.
Scopo della stazione radio sarà di effettuare
collegamenti con aliquote del reparto impegnate fuori area, di collaborare coi
servizio di Protezione Civile, di far conoscere l'ANGET nel campo dei
radioamatori magari contribuendo nel proselitismo.
Potrà contribuire per ripristinare una rete
radioamatoriale fra i soci ANGET.
La stazione, che opererà nelle gamme
radioamatoriali HF, VHF e UHF, sarà inaugurata probabilmente nel prossimo mese
di marzo.
Non mi dilungo con dati tecnici, che potranno
essere comunque forniti, in questo momento mi sembra molto importante ricordare
che si tratta del primo caso di collaborazione civile militare, se sarà ben
sostenuta potrà portare oltre che soddisfazione anche beneficio alla nostra
Associazione.
CIAO CARISSIMO PAOLO Sempre
felicissimo di collaborare con te ti invio per la pubblicazione sul prossimo
numero raggiungibile del "RADIOGIORNALE", la copertina del numero zero della
Rivista "RADIOFREQUENZA", edita dalla Ns. Sezione di Fidenza, PR, da me curata e
stampata, in occasione del trentennale di Fondazione della Sezione stessa. E'
stato un gran lavoro di raccolta documenti ed esecutivo, e non di meno di un
certo impegno economico, ma che ha gia' avuto presso colleghi ed amici notevoli
consensi e felicitazioni.
Salve. Come avrete
potuto notare nell'elenco dei ponti, che ho inviato
tempo fa' scorsi, c'e' segnato un ripetitore UHF come RU10 a 430.250
+ 1.6 MHz nella zona di Caserta. Avrei bisogno di sapere se e'
ancora attivo perche' gli RU10 devono avere lo shift -1.6 MHz, e quindi
penso che il dato sia errato. Grazie per la collaborazione. ------------------------------------------
Msg. per OM zona
PERUGIA
Salve. Mi potete
confermare l'esistenza dei seguenti ripetitori che
mi risultano essere posizionati nella vostra zona?
Voglio cominciare con il complimentarmi sugli
articoli del "Metropaginone" all'interno del Vostro quotidiano. Ho sempre
trovato utile ed educativo un approfondimento sugli avvenimenti che tutti gli
organi di stampa, per logici motivi di spazio, esprimono inmodo
superficiale. Ma questa nobile scelta porta con se la maggiore responsabilità
dei Massmedia nella formazione culturale e critica dei lettori. E' eticamente
importatente che questi articoli di fondo vengano trattati con il massimo del
laicismo giornalistico.
Purtroppo articoli come quelli apparsi oggi 28
febbraio "LO SMOG CHE NON SI VEDE" della Dott.sa Patrizia Pertuso corrono il
rischio di alimentare ulterirmente le fobie da rischi onde
elettromagnetiche. Le informazioni tecnico-scientifiche andrebbero discusse
con metodo galileiano e non di certo sulle pagine d'"opinione" delle
cronache. I principi di precauzione non hanno nessuna validità scientifica se
non quelle di essere usati dai 'Potenti' per scopi politici. "IO INVENTO IL
PROBLEMA E POI TE LO RISOLVO!".
E' da più di 20 anni che si studiano gli
effetti delle onde EM ma l'Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro
(IARC) cioe' l'organismo mondiale che si occupa di cancerogenesi ambientale,
non ha ancora provato l'effetto/causa. Lo IARC - ha poi precisato - dopo
innumerevoli studi sugli agentiresponsabili di tumori ha individuato 78 cause
sicuramente cancerogene. Tra esse ci sono le aflatossine (una muffa che cresce
nei vegetali), l'amianto, il benzene, gli estrogeni, il radon, le radiazioni
solari, molti virus, il cloruro di vinile, il fumo da tabacco, le polveri di
legno''.
''Il principio di questo 'censimento' e'
semplice: dopo analisi rigorose basta una evidenza, anche minima ma certa,
perche' un agente chimico,fisico o virale sia classificato cancerogeno per
l'uomo. I tumori si combattono con le armi della ragione. Non esistendo evidenze
scientifiche sul rischio elettrosmog sarebbe preferibile utilizzare i 30-50 mila
miliardi che servirebbero ad abbattere tralicci e antenne ''pressoche' innocui''
per altri fini.
''Si e' detto che se anche un solo bambino su
centomila dovesse ammalarsi di leucemia il governo avrebbe comunque il dovere di
intervenire. Ma qui si entra in un problema etico. L'imperativo categorico,
in questo campo, obbliga a parita' di intervento a prevenire il maggior numero
di malattie. Ora, se per prevenire due ipotetici casi di leucemia all'anno in
Italia si vuole impiegare 50 mila miliardi (quanti ne servono per eliminare la
possibile, ma non certa, causa e cioe' elettrodotti ed antenne) con le stessa
somma perche' non intervenire, sul benzene delle benzine, sui gas di scarico dei
motori diesel, sul radon nelle abitazioni, sull'amianto, cioe' su alcune cause
certe di tumore e cosi' prevenire la leucemia in centinaia di persone e in
migliaia di bambini e adulti di altri casi di tumore?
Cortdialmente
saluto
Bruno
Barsanti -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Comunico la scomparsa di uno dei soci fondatori
la sezione Cisar di Castelvetrano-Selinunte l'amico IT9XKX Giuseppe
Frosina. Alla xyl Giovanna IT9LYQ vanno le nostre
sentite condoglianze. Il Presidente IT9BCC Nino Caracci
Condoglianze alla XYL e
alla famiglia di Savatore --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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Per evitare spiacevoli
sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i
virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della
redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero
arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella
dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI
CHE POTREBBERO
CONTENERE PERICOLOSI VIRUS!
Il
Radiogiornale viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i
radioamatori che operano su Internet. Tutti possono scrivere, articoli,
approfondimenti e lettere esprimendo liberamente le proprie idee con
linguaggio consono alla tradizione radioamatoriale basata sul rispetto per
il prossimo, Il Radiogiornale pubblichera' con spirito pluralista e senza
censure il materiale pervenuto, anche le opposte opinioni, ma ciascuno
dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.
Pertanto coloro che desiderassero
collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i
propri scritti a tutti i radioamatori dotati di indirizzo E-Mail, possono
usufruire della nostra vasta Mailing List, che comprende tutti i
radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica, inviandoci il
testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che provvederemo
gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
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di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei
quali rimangono esclusivamente sotto la responsabilita' di chi li ha scritti
e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi coinvolgimento in
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ALLEGATI, ma come messaggi normalI txt da NON DOVER
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www.iz7auh.com/radiogiornale sono a
disposizione di tutti alcuni pacchetti dei giornali arretrati, in file ZIP,
i quali sono scaricabili tranquillamente. Cordiali 73de IZ7AUH Francesco
Giacoia [email protected]
INOLTRE, sul sito www.iw0urg.it della Sezione ARI di Quarto S. Elena, si può vedere,
sfogliare, leggere e prelevare in formato compresso il Radiogiornale on line,
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andando
su Virgilio e digitando cerca
Paolo Mattioli
IL RADIOGIORNALE ANCHE IN
PACKET
Sul PBBS
I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE
Sono disponibili
tutte le copie del Radiogiornale in formato testo, compresso in
zip.
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile
sempre in Packet sul BBS di Milano IK2ANE-8
raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet IR1SVS e
IK2NHL.
Nell'area
YAPP della BBs IW3EFI-8 e' stata attivata una
apposita directory chiamata RADIOGIO ove
e' possibile prelevare in formato testo le copie del giornale
telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW. Il BBs
IW3EFI-8 e' facilmente raggiungibile attraverso
la rete Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti
nodi: IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN -------------------------------------------------------
Nell'area
YAPP del BBS IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e' stata
attivata la directory RADIOGIO, dove e' possibile prelevare in
formato testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di
Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su
144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o
via rete wireless.
RICORDATE
DI VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA
CASELLA DI POSTA ELETTRONICA,
PRELEVANDO SPESSO TUTTE LE
E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA
DIRETTA A VOI,
COMPRESO IL
RADIOGIORNALE,
VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO
GESTORE.
SE AVETE QUALCHE AMICO CHE NON RICEVE IL
RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA
ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E NOMINATIVO.
COLLABORATE A QUESTA
INIZIATIVA INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE