Per
la sua posizione panoramica è denominata il Balcone delle Marche .
Da una vasta terrazza, posta sulla sommità delle mura castellane di
origine medioevale, è possibile godere la vista estesissima del
territorio marchigiano e delle zone limitrofe, con la cornice naturale
dell'orizzonte del mare Adriatico e del Monte Conero. Durante la
stagione estiva, il clima si presenta asciutto e fresco con una leggera
brezza, favorendo un notevole afflusso turistico. Il Comune molto vasto
ha una popolazione di circa 10.000 abitanti. Il suo territorio è
particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico e
naturalistico con macchie e boschi che offrono la possibilità di
interessanti e suggestive escursioni, a piedi o in mountain bike. Lungo
i numerosi sentieri naturalistici si ha la possibilità di osservare la
natura nei suoi molteplici aspetti. Di notevole interesse turistico il
lago di Cingoli", il più grande bacino artificiale delle Marche e
dell'Italia Centrale: un'oasi tranquilla, immersa in uno spettacolo
paesaggistico straordinario.
Cenni storici e principali monumenti:
Le origini di Cingoli risalgono ad epoca preromana. Di notevole
importanza furono gli insediamenti del Neolitico e dell'Età del Bronzo.
Fortificata e restaurata intorno al 60 a.C. da Tiro Labieno, cingolano,
lungotenente di Cesare in Gallia, Cingoli sorse probabilmente dal
potenziamento di un centro preesistente. Nella seconda metà del secolo
XII i cingolani fecero della città un libero Comune con propri
ordinamenti statutari. Fu per breve tempo soggetta a Federico II, e
successivamente fece parte dello Stato Pontificio, essendo sede di
Governo
fino all'Unità d'Italia. La località ha dato i natali a numerosi
uomini illustri tra i quali frà |
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Bevignate,
ideatore della fontana di Perugia (sec. XIII), Gentile da Cingoli,
filosofo (sec. XIII) e Francesco Saverio Castiglioni, assunto al
soglio pontificio col nome di Pio VIII. Di notevole interesse, il
patrimonio artistico culturale cingolano, costituito da preziosi
monumenti e istituti culturali: il Museo Archeologico Statale con
reperti preistorico, protostorici, ed ellenistico-romani, la Pinacoteca
Comunale "D. Stefanucci" nota per la raccolta di opere di
grande prestigio tra cui primeggia la pala di Lorenzo Lotto 'Madonna del
Rosario e Santi", La Chiesa di San Filippo, (origine sec. VI,
riedificata nel sec. XVII), il Palazzo Castiglioni (secc. XVII e XIX)
nel quale sono conservati importanti cimeli di Papa Pio VIII; la Chiesa
e Monastero di Santa Sperandia (origine sec. XIII); la Chiesa Collegiata
di S. Esuperanzio, vescovo e patrono della città, che è il monumento
religioso più importante di Cingoli. Le sue prime notizie risalgono al
1139, ma l'attuale assetto monumentale di stile romanico gotico è del
XIII secolo. All'interno ci sono affreschi di pregio.
Gastronomia
tipica.
I
prodotti gastronomici in questa terra rispettano ancora i valori e i
sapori antichi e tradizionali. Tra i primi piatti troviamo i "cargiù"
(ravioloni alla ricotta), la polenta lavorata nel paiolo in rame condita
con il sugo di papera, le tagliatelle tirate a mano, mentre per le
pietanze è assai diffuso l'uso di animale di bassa corte: polli,
piccioni, oche, ecc. Conosciuti anche fuori regione sono i salumi (ciauscolo,
salame di fegato, salame lardellato) e il pecorino. Tra i dolci di
origine antica primeggiano la ciambella e il serpe pasquale, ma
soprattutto i "cavallucci di Cingoli" prodotti prevalentemente
durante l'inverno ed in particolare nel periodo natalizio.
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