| Unione Europea | Repubblica Italiana | Regione Marche | Provincia di Macerata | | Comune di Ripe San Ginesio |


ABITANTI: 573
ALTEZZA s.l.m. mt. 430
SUPERFICIE: Kmq 13,2
C.A.P.: 62020
DISTANZA DA MACERATA: Km 22
PREFISSO TELEFONICO: 0733
MUNICIPIO: 0733-500102 P.za Vittorio Emanuele, 8
POLIZIA MUNICIPALE: 0733-500102
POSTE ITALIANE: 0733-500269
POSTO TELEFONO PUBBLICO: Sartoria Porfiri Via Roma, 19 Tel.0733-500101
                                           Orario: feriale 08:30 ÷ 12:30 – 15:00 ÷ 19:00
                                                     festivo 08:30 ÷ 12:30

FRAZIONI: Vallenzuolo, Villa le case, Borgo Osteria

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI:
Maggio: Festa Patronale
Luglio: Mostra d'Arte


E' un caratteristico paese di origine medievale arroccato su una collina della Valle del Fiastra. Collocato su un'altura, permette la vista di gran parte dell'entroterra, fino a scorgere il mare.
Il primo insediamento sul colle, probabilmente, appartenne alle popolazioni picene, come può essere comprovato dall'iscrizione su laminetta d'oro rinvenuta in territorio di Ripe nel 1886.
In epoca romana fu Vicus della nobile Urbisaglia.
I Vescovi di Camerino vi costituirono un feudo di confine che affidarono ai conti di Prontaguerra.
Fu possedimento dei Prontaguerra fino alla cessione dei castello a San Ginesio, nonostante la decisa e lunga resistenza degli abitanti.
Passata la furia sforzesca, Ripe, con San Ginesio, fu assorbita dal governo pontificio. Parve ai Ripani l'occasione giusta per liberarsi dei Ginesini e tenere un rapporto diretto con Roma.
Dopo dieci anni di ribellioni, la bolla pontificia "Cum iniuncra" emanata da Leone X, datata 11 ottobre 1517, rappresentò la fine di ogni lotta e stabilì che il castello di Ripe era proprietà di San Ginesio.
Leone X fece inoltre fortificare il castello di Ripe costruendo la torre, che si innalza all'inizio dei paese e chiamata Torre Leonina.
Oggi questa è un simbolo e un ricordo, ma allora servì per difesa al Podestà e ospitò, fin quasi al periodo napoleonico, un castellano e soldati a scopo di controllo sul paese.
L'Arte
Suggestivo l'impianto urbanistico del paese con vie strette a spirale, con vicoli interrotti da piagge e scalinate, con case strette le une alle altre e congiunte tra di loro da alti cavalcavia.

entro le mura castellane, si trova la parrocchiale, già chiesa abbaziale, di San Michele Arcangelo. E' molto probabile che la chiesa, fin dagli inizi fosse intitolata a San Michele Arcangelo, divenuto poi patrono del castello.
Il santo ha suggerito lo stemma al comune: una bilancia, tratta dalla sua iconografia.
Il suo culto fu ampiamente diffuso dai Longobardi, come testimoniano i numerosi toponimi nelle zone vicine. Ristrutturata più volte nel corso dei secoli, conserva un affresco dei 1570 firmato da un Giovanni, frate domenicano delle Macchie, frazione di San Ginesio, cui dipendeva la parrocchiale.
All'interno della cappella si trova la statua dell'Addolorata scolpita in legno da Umberto Peschi, La Pinacoteca Comunale è ospitata in una palazzina restaurata negli anni ottanta, situata nel caratteristico nucleo di abitazioni del centro storico. La Collezione d'Arte Contemporanea, che comprende oltre trecento opere, si estende anche all'esterno, nel centro storico dei paese, lungo il viale degli Artisti, dove sono collocate sculture in ferro e legno. E' stata istituita nel 1982 per accogliere le opere donate da quegli artisti che ogni anno partecipano alla mostra "Ripearte", organizzata dal Comune. Le opere di pittura, scultura e grafica sono, dal 1982 in poi, documentate graficamente e criticamente in cataloghi che costituiscono un panorama aggiornato delle correnti artistiche italiane degli ultimi anni.

Fanno parte della collezione ripana opere di Umberto Peschi, Giorgio Bompadre, Renato Barisani, Silvio Craia, Wladimiro Tulli, Fulvio Ligi, Angelo Casciello ed altri.


Testi e foto per gentile concessione di Progetto Italia s.r.l -Cagli (PS) Tel. 0721-781693

Impaginatura a cura di IK6COX Zeno Della Ceca

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