Villa Potenza
Torre del Mulino
Nei primi giorni del 1343,
il Consiglio Comunale, chiese al Rettore della Marca, Giovanni da
Riparia, la facolt� di poter edificare nuove fortificazioni "ad
muros ricine". Il manufatto si presenta in effetti come una torre di transizione, non ancora troppo bassa, non pi� altissima. Le bombarde mietevano gi� allora vittime, specie in fatto di torri e castelli. A pianta quadrata, scarpata alla base, presumibilmente cinta da fossato � coronata con apparato a sporgere, con il consueto sistema di beccatelli e caditoie e parapetto merlato (alla ghibellina). Suddivisa in quattro piani (oltre alla battagliera sommitale) verosimilmente coperta a spioventi, la torre mostra bombardiere ah hoc solo in battagliera, mentre le piccole casamatte con feritoie di cui ogni piano dispone servivano principalmente per l'uso di moschetti o archibugi a cavalletto. Ma il clou di questa torre � il suo ingresso (attuale a piano terra, quindi a dislivello solo in presenza di fossato) munito della sua saracinesca originale! L'ingresso, oltrech� dalla saracinesca, era difeso da due porte, quindi tre volte protetto. Nei tempi la costruzione fu adattata a mulino fortificato, successivamente a "maglio" per la lavorazione del rame e in tempi pi� recenti ci venivano fabbricati pallini da caccia in piombo. Attualmente la costruzione � di propriet� dell'ENEL Testo liberamente tratto dal libro: CASTELLI Rocche Torri Cinte Fortificate delle Marche Vol III Tomo Primo Autore Maurizio Mauro Casa Editrice Adriapress s.n.c. Ravenna Un ringraziamento particolare va all'autore per avermi concesso la pubblicazione |