Fase 2: l'organizzazione dei COM: |
Generalmente, all'interno del COM, convergono tutte le informazioni delle
squadre di soccorso impegnate nel soccorso alle popolazioni colpite dalla
calamità o delegate a fare una stima dei danni materiali. Per quanto
riguarda le comunicazioni radioamatoriali, generalmente i COM installano
una o più antenne VHF e UHF e apparati FM, in modo da poter gestire
sia comunicazioni su frequenze dirette (145 e 433 MHz) sia tramite ponti
ripetitori per comunicazioni più a lungo raggio, di solito utilizzate
per far arrivare le notizie in Prefettura. Se la situazione geografica lo
rendesse necessario, i radioamatori sono pronti anche a installare sia ponti
ripetitori mobili, alimentati a batteria o tramite pannelli solari, sia
trasponder, apparecchiature in grado di collegare fra loro ripetitori VHF
e UHF per aumentare l'area di copertura. A supporto delle comunicazioni
in fonia nei vari COM vengono installate anche stazioni in packet-radio
che struttano la rete nazionale ITANET per lo scambio di bollettini a livello
regionale o anche nazionale. Recentemente anche l'APRS supporta le operazioni
di soccorso, permettendo il costante monitoraggio della posizione di ogni
squadra di radioamatori.
Ovviamente all'interno del COM non ci sono solamente le apparecchiature
radioamatoriali, ma sono presenti anche apparati CB in 27 e 43 MHz e, generalmente,
gli apparati dei vari Enti come i Vigili del Fuoco.
Fase 3: l'organizzazione della stazione in
Prefettura: |
In Prefettura vengono ricevute e registrate tutte le informazioni che arriva
dai vari COM. Solitamente in Prefettura vine istituita l'"unità
di crisi" che ha lo scopo di fare il punto della situazione con i responsabili
dei vari servizi (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Protezione
Civile) e pianificare tutti gli interventi.
Come accennato, ogni Prefettura dispone di una stazione radioamatoriale,
in grado di poter trasmettere su tutte le frequenze radioamatoriali, fino
ai 430 MHz. Per poter informare tempestivamente il Ministero dell'Interno
e la sede della Protezione Civile di Roma, spesso si sfruttano le stazioni
in onde corte (HF); su queste frequenze si instaurano comunicazioni a livello
nazionale, sfruttando, in particolare la gamma dei 40 metri (7 MHz) di giorno
e degli 80 (3,6 MHz) metri di notte in modulazione SSB.
Nulla può essere lasciato al caso e all'improvvisazione e nel settore
delle telecomunicazioni "alternative" i radioamatori possono considerarsi
dei veri e propri specialisti. Da non dimenticare, infatti, che, per mantere
efficiente tutte le loro strutture, almeno una volta l'anno sono organizzate
delle simulazioni di emergenze, a cui i radioamatori partecipano congiuntamente
a tutti i vari Enti istituzionali, dimostrando sempre una grande preparazione,
sottolineata, quasi sempre, da un grande apprezzamento da parte dei Sindaci
e dei Prefetti. Peccato che spesso i giornalisti ed i media in generali,
si "dimentichino", di ricordare il lavoro svolto da questi appassionati
delle telecomunicazioni! |