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GRECIA:
Diario di Viaggio 
(Settembre 2006)

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13/09/2006
Imbarco bari-igoumenitsa con traghetto Ionian queen (Agoudimos lines) partenza h19.50 contro le 18.30 previsto

Totale=97E(18xbenzina79xtraghetto)

 

 

14/09/2006

Sbarco a Igoumenitsa alle 5.0 AM circa.
Il primo impatto con la terra ellenica non è male: nessun segno di vita nel porto,l'autostrada per Ioannina comincia proprio dal porto ed nuova,illuminata e deserta;
Faccio una 15ina di km senza incrociare un'anima.Ma l'idillio finisce quando un'uscita obbligatoria mi costringe a proseguire per strade interne; la strada per Ioannina prosegue con interminabili deviazioni,fortuna che la segnaletica provvisoria non crea problemi. Fa freddo il che mi costringe a rallentare e a fare qualche sosta.
Arrivo a Ioannina con le prime luci dell'alba;un cartellone segna 10 gradi. Mi fermo per la colazione con un cappucino (una schifezza come primo impatto, ma il migliore che abbia trovato in Grecia) dopodiché faccio un giro intorno al lago aspettando che il sole sia alto abbastanza da poter riscaldarmi.

E' strano vedere come tanti operatori ecologici siano donne; inizialmente credevo si trattasse di massaie con un alto senso della pulizia invece no:sono tutte spazzine professioniste:solo donne.

Prendo la E90 verso nord e comincio a salire. Uscendo da Ioannina si sente la stessa atmosfera della pianura romagnola: fredda nebbia destinata a svanire col primo sole, rumore dell'operosità umana che comincia con le prime luci..forse umidità.  
Comunque bello il lago e la cittadella antica che costeggia parte del lago.

Una nota va spesa sulle distanze dei cartelli stradali: sono tutte in difetto!

Prendo l'uscita per Central Zagori e in men che  non si dica arrivo a  Monodendri.  
Dopo aver scaricato le valigie laterali presso la domatia Zarkadas (la consiglio perche' e' economica ma molto ben tenuta e professionale) faccio un giro per i vari paesini. Caratteristica di questi è che le costruzioni (strade,case,muretti a secco) sono tutte in pietra locale; d'altra parte basta guardarsi intorno per capirne il perché: la natura fornisce queste lastre già pronte e sagomate; basta raccoglierle! Quasi sempre la strada asfaltata finisce dove inizia il paese che di solito è costituito da poche case; se si vuole visitarlo bisogna farlo a piedi.
Quando ero a casa e scrutavo la cartina consideravo tutti quei nomi dei paesini invece no, sono solo gruppi di case, in alcuni casi solo due o tre.
Non c'è molto da vedere, le bellezze sono tutte nel paesaggio e nella fattispecie nelle gole di Vikos (o Bikos).

Il Giro prosegue e da Aristi a Megalo Papingo c'e' una bella strada caratteristica tutta tornanti che sale sulla montagna.

Tutto sommato sono posti tranquilli ma casomai dovesse servire ci sono una miriade di madonne lungo le strade a cui imprecare: non scherzo, i bordi delle strade sono disseminati di piccole cassette della posta contenenti icone e qualche dono,qualcuno ha addirittura esagerato facendole grandi come una stanza.  

 

 

Giro tutti i paesini della zona,poi mi fermo per pranzare. Finisco verso le 16, vado in camera per vedere le previsioni meteo: i tg greci sono interminabili,ore ed ore di cronaca locale, dibattiti, pubblicità, cronaca estera,sport,borse poi ancora pubblicità...e le previsioni?

Si fanno le 19 ed il sole fa già capolino tra i monti; volevo fare un salto in un paesino ultimo avamposto prima del confine albanese (Molivdoskepastis) ma  sono costretto a rinunciare,così decido di fare una passeggiata a piedi tra i vicoli di Monodendri; pensavo si trattasse di un gruppo di case, non piu' di 10,ma mi perdo in una piccola metropoli di viottoli lastricati e case caratteristiche; vengono fuori ancora Domatie,ristoranti ecc...incredibile.

Decido di proseguire per un sentiero che porta al monastero di  Aya Paraskey e a una vista panoramica delle gole di Vikos.  

Il viale finisce in una porticina in legno:è un piccolo  Monastero costruito proprio a strapiombo sulle gole di Vikos; c'e' un balcone: da una piccola terrazza si offrono imponenti le gole di Vikos.  

Capisco adesso perché questa zona brulica di Monasteri:davanti a tanta imponenza della natura e a tanto silenzio è difficile non farsi prendere da un senso di misticismo.

Un cartello indica la direzione per un vecchio ponte,si tratta di uno stretto sentiero scavato nella roccia.Vista l'ora tarda decido di ritornare  l'indomani con le prime luci dell'alba,così porterò anche la macchina fotografica. Ripercorro il sentiero in salita:stanco ma soddisfatto torno in albergo con uno strano senso di quiete che mi fa pensare che oggi ne sia davvero valsa la pena di essere qui.

Termino la giornata  ingrassando la catena. Con il peso delle valigie la moto sembrava un'altra,quasi inguidabile, comincio a rimpiangere le borse laterali in stoffa che, uguali in capienza, rimangono aderenti alla moto senza dare scompensi all'assetto. D'altra parte però non sono impermeabili al 100% e non hanno chiusura con serratura.

Per tutto il giorno ho trovato cielo soleggiato.


Totale Spese=51.90Euro (
6xbenzina,25 x pernotto)
Km percorsi=282

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73 de iz7ath, Talino Tribuzio

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