RADIOTELEGRAFIA |
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Il Paddle
Alberto Frattini I1QOD Magnetic
Iambic
Begali Signature Edition
Il Paddle, soprattutto nella versione a "doppia leva" consente di arrivare a velocità di trasmissione notevolmente superiori rispetto ad un tasto verticale (60 WPM). Il paddle è una evoluzione del Bug ma, stranamente, in Italia il passaggio al Bug non è di fatto mai avvenuto e tutta la comunità degli OM è direttamente saltata ai manipolatori elettronici. Il paddle è composto essenzialmente da due interruttori, attivati mediante le apposite palette: uno per i punti ed uno per le linee. Abbinato ad un manipolatore elettronico o keyer, si usa nel modo seguente:
Passando al paddle ci si ritrova a cominciare praticamente da capo ed è importantissimo avere chiarissimo in mente il suono che si vuole ottenere, che deve essere un perfetto CW spaziato con pesatura 3:1 tra la durata delle linee e dei punti. La lettera C ad esempio è ottenuta facendo squeeze linea-punto e rilasciando entrambe le palette quando la C è stata emessa completamente dal manipolatore. La F si ottiene invece premendo la paletta dei punti, poi sfiorando appena la paletta delle linee e rilasciandola immediatamente, sempre mantenendo premuta la paletta dei punti; idem per la L, salvo che il tocco della paletta delle linee avviene prima rispetto alla F. Le lettere E, I, S, H, 5, T, M, O, 0 richiedono la chiusura di una sola delle due palette. Per passare al paddle con successo occorre prendere un testo scritto ed esercitarsi a ritrasmetterlo fino alla nausea, iniziando sui 20 WPM. Quando si inizia a trasmettere con un rapporto di errore sufficiente si può iniziare a fare QSO: a quel punto il gioco è fatto. Questo filmato (105KB/2 minuti di download, richiede Apple Quicktime) mostra un esempio di manipolazione del paddle. |
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