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 BALCANI 2007:
Viaggio attraverso la Grecia,
  Macedonia, Kosovo e Montenegro

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Sabato 22 settembre e successivi

Stamattina faccio colazione montana: un piatto di uno strano salame locale e di un prosciutto cosi’ secco e salato da sembrare carta,accompagnato da formaggio e da una buona tazza di te.
Per strada il sole che sorge, basso all’orizzonte alle mie spalle, si scontra con le aspre vette del Durmitor di fronte a me, illuminandone ed esaltandone i particolari; l’atmosfera creatasi e’ magnifica.
Neanche il tempo di inserire la chiave nel quadro che sento l’allarme antigelo suonare in continuazione: ci sono 2 gradi,nonostante la giornata tersa e soleggiata.
Ultimo giro per Zabljac, piccolo villaggio montano dai tratti prettamente ex-comunisti; direzione sud, verso il monastero di Ostrog.
Ieri la salita’ al durmitor e’ avvenuta abbastanza in fretta, intendo come strada;
ripidi tornanti, pareti a strapiombo;
oggi invece attraverso il grande altopiano (tipo campo felice o capo imperatore in Abruzzo) caratterizzato da terreni aridi e spogli, adibiti prevalentemente alla pastorizia;
E stupendo vedere i pastori in abiti tradizionali (leggi “pezze”) portare al pascolo il bestiame e le pastorelle lavare i panni al ruscello che passa dietro casa.


Immerso in quella beata solitudine tutta per me, me la godo intensamente, con l’acceleratore sempre aperto quel tanto che basta per non infastidire la quiete del paesaggio ma nello stesso tempo seguire le  sinuosita’ della strada con naturalezza: gia’ perche’ ogni paesaggio  richiede una andatura particolare per entrarci in simbiosi,cosi’ come richiede una musica di sottofondo .
Questi momenti magici magari durano parecchio, o meglio chilometri, ma in realta’ il tempo percepito e’ solo un attimo;
e un attimo dopo infatti e’ cominciata la discesa: la brulla prateria cede il passo prima alle conifere, poi ai faggi, querce, coltivazioni; sono in collina.


Solite pattuglie di sciacalli di tanto in tanto sulla strada, ma ormai ho capito: mi ficco dietro  furgoni e camion e vado tranquillo. Gia’, sciacalli perche’ mi pare che il loro scopo sia solo quello di arrotondare lo stipendio.
Una scena emblematica e’ la seguente:
una pattuglia aveva fermato un’auto; dalla corsia opposta giungeva un camper  carico guidato da una donna;
il poliziotto allora ha lasciato in fretta l’auto appena fermata e per correre sulla corsia opposta alzando la paletta; la donna al volante ha tranquillamente continuato la sua corsa: mi e’ sembrato  quasi di vedere un automobilista che caccia un lavavetri al semaforo.

Una nota voglio spenderla sui chioschetti che si trovano di tanto in tanto in Montenegro: sono squallidi!
sorgono sia nei paesi, nelle localita’ turistiche, in mezzo alle strade desolate; prefabbricati o piccole stanze,vendono comuni bibite o snack, sono anonimi, brutti.

 

Arrivo al monastero di Ostrog che merita sicuramente una visita;
la strada  si arrampica sulla montagna e sulla sinistra non ci sono protezioni..sotto c’e’ la vallata; ci sono parecchi autobus di turisti il che la rende abbastanza pericolosa; piu’ si sale e piu’ si restringe, in alcuni punti e’ pure sterrata.
comunque il monastero e’ davvero bello, ricavato direttamente nella roccia a strapiombo; l’entrata e’ libera.
Proseguo verso la costa a cui dedico i giorni successivi visitando i vari centri storici e  le spiagge 
la citta vecchia di Kotor,Budva stari Bar e stari Ulcinj meritano sicuramente una visita;
In particolare la costa tra Kotor e Budva mi ha colpito per l'incredibile concentrazione di perfette gnocche slave :-)

 

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73 de iz7ath, Talino Tribuzio

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