I ROTORI D'ANTENNA
Possiamo dividere grossomodo i rotori d'antenna in due categorie:
rotori azionati con interruttori e controllo della posizione mediante strumento indicatore (Vedi Fig 1);
rotori con semplice manopola (Vedi fig 2);
Mentre nel secondo tipo c'e' una
semplice manopola ruotando la quale sulla posizione voluta si ha sia l'azionamento del
motore sia il controllo della posizione (come molti piccoli rotori economici per TV), nel
primo rientrano la maggior parte dei rotori amatoriali;
in questi ultimi ci sono fondamentalmente due parti:
circuiti di azionamento rotore;
circuito di rilevamento ed indicazione della posizione.
CIRCUITO DI AZIONAMENTO ROTORE
Un piccolo motore (Vedi Fig 3) (di solito a 24 V AC) e'
posizionato all'interno della campana del rotore; mediante un sistema ad ingranaggi (Vedi Fig 4) la velocita' del motore e'
ridotta a circa un giro al minuto in modo da poter ruotare agevolmente l'antenna;
con due interruttori sul control box si fa girare il motore a destra o sinistra, grazie ad
un condensatore elettrolitico non polarizzato (condensatore di spunto) (Vedi Fig 5) che, introducendo uno
sfasamento nel circuito di alimentazione, permette di farlo ruotare nella direzione
desiderata; tale condensatore si trova di solito nel control box ma, nei modelli più
vecchi, e' presente all'interno della campana del rotore.
Un finecorsa meccanico (Vedi Fig 6)
impedisce al rotore di superare i 360/450 gradi di rotazione mentre in alcuni modelli e'
affiancato anche un microswitch;
nei modelli per carichi medi lo stesso sistema di riduzione ad ingranaggi svolge la
funzione di freno, in quelli piu' sofisticati esiste un freno meccanico apposito.
Tale circuito necessita di almeno 3 cavi per il corretto funzionamento (cioe' 24 VAC +
LEFT e RIGHT).
CIRCUITO DI RILEVAMENTO ED INDICAZIONE POSIZIONE
Questo si basa su un circuito a
ponte e due potenziometri (Vedi Fig 7),
uno presente nel control box e l'altro nella campana del motore, pilotato direttamente da
quest'ultimo; ruotando il rotore gira anche questo potenziometro che compie (circa) un giro
completo per ogni giro del rotore; sui capi di questo potenziometro sara' presente una
tensione in stretta relazione con la posizione del rotore; questa tensione viene
confrontata con quella presente ai capi del potenziometro sito nel control box (identico
al primo) e, se differente, il ponte sarà sbilanciato; tale sbilanciamento dara' tensione
ad un motorino CC (Vedi Fig 8) che
farà ruotare contemporaneamente la lancetta indicatrice di direzione ed il
potenziometro
nel control box fino a quando il ponte risultera' nuovamente bilanciato.
In alcuni modelli non è presente una lancetta che ruota in senso orario-antiorario ma un
semplice strumento analogico pilotato direttamente dalla tensione presente sul
potenziometro nella campana del motore.
Tale circuito necessita almeno di 2 cavi per il corretto funzionamento (anche se di solito
sono 3).